sabato 23 luglio 2011

Visita al Santuario di San Nicodemo



Il Santuario, ricco di storia e tradizioni, si trova sull’altopiano della Limina territorio di Mammola, in provincia di Reggio Calabria e ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, ed è il luogo dove San Nicodemo, Abate Basiliano,  ha vissuto insieme con altri Monaci (San Fantino di Tauriana, San Nilo di Rossano ed altri) ed è considerato uno dei Santi calabresi più importanti. I Monaci dediti alla preghiera, al lavoro e trascrivendo codici ed opere classiche, davano così il loro contributo alla cultura e all’arte, proprio nel Monastero del Kellerana che fu trascritto il noto “Codex euripidis multa” che porta il nome del Santo. 
Nicodemo nasce a Cirò (KR) il 900 e dopo gli studi al Mercurion si trasferì da giovane sul Monte Kellellana (oggi San Nicodemo) territorio di Mammola, dove ha vissuto fino alla morte avvenuta il 990. L’antico Monastero del Kellerana del Sec. X era abitato da Monaci, appartenenti all’ordine monastico Bizantino, dopo Basiliano, era meta di devozione e di pellegrinaggio di fedeli richiamati dai miracoli che Nicodemo faceva, divenne punto di riferimento religioso e spirituale di tutta la Calabria fino al 1501, anno in cui le reliquie del Santo furono traslocate alla Grancia Basiliana di San Biagio a Mammola.

Padre Ernesto eremita e la caritas San Giuseppe Moscati
in visita al santuario di San Nicodemo (Limina)

Nel 1873 in seguito al terremoto le reliquie furono trasferite alla Chiesa Matrice, dove sono conservate nella Cappella di San Nicodemo. Nel 1638 veniva proclamato Patrono di Mammola. L’archivio del Santuario è stato disperso (terremoti, saccheggiamenti, incendi e altro), altri documenti e libri vengono conservati nelle Diocesi della Calabria di Mileto e Gerace, presso gli archivi di Stato di Napoli, gli archivi del collegio Greco di Roma, la biblioteca del convento di San Nilo di Grottaferrata, la biblioteca Apostolica Vaticana e tanti altri archivi e biblioteche nazionali e di privati, tutto oggetto di studio e ricerca di numerosi studiosi stranieri e italiani.

Il Santuario per la sua importanza è stato incluso negli itinerari della Calabria del “Giubileo 2000”.
La Festa al Santuario si celebra la Domenica successiva al 12 Maggio in ricordo della nascita e rappresenta un momento d’incontro di fedeli che provengono da ogni parte della Calabria. Le altre due Feste del Santo, si celebrano a Mammola il 12 Marzo in ricordo della morte ed è Festa Patronale, venerdì sabato e la prima Domenica di Settembre con grandi festeggiamenti, in ricordo della traslazione delle reliquie dall’antico Monastero del Kellerana a Mammola.

Il Santuario abitato dal Monaco Don Ernesto Monteleone, è meta tutto l’anno di numerosi pellegrinaggi di fedeli, turisti e studiosi. Considerata, anche, la posizione geografica che permette di raggiungerlo in tempi brevi attraverso la Strada di Grande Comunicazione Jonio-Tirreno svincolo Limina.
Il Santuario si trova a 12 Km della cittadina medievale di Mammola ricostruita sui ruderi dell’antica Malea colonia Locrese, importante centro d’arte, turistico e gastronomico della Calabria, ricco di storia e tradizioni.
Attività religiose: Tutti i giorni Santa Messa e Confessioni.
Tutti i Venerdì di Luglio e Agosto: Pellegrinaggio di devoti e fedeli a piedi, (raduno Largo Magenta Mammola, ore 6,00) percorrendo il Sentiero dei Greci “la Seja” per raggiungere il Santuario di San Nicodemo.

Luoghi d’interesse Nazionale, Religioso - Storico – Naturalistico da visitare al Santuario:
• Resti dell’antico Monastero del Kellerana del Sec. X a pianta greca, con le tre absidi contrapposte ad Oriente d’architettura Bizantina-Basiliana;
• La Chiesa con all’interno gli affreschi dell’artista Nik Spatari, che raffigurano i miracoli del Santo;
• La Statua di San Nicodemo con il cinghiale;
• La Cappelletta dove morì San Nicodemo (25-3-990), all’interno due antiche Croce, una in legno e l’altra in ferro battuto;
• La Grotta di San Fantino di Tauriana;
• Il Monte Kellerana con le Tre Croci che guardano lo Jonio, il Tirreno ed il Santuario, con una vasta veduta panoramica;
• I resti dell’Oratorio Bizantino dedicato a San Michele Arcangelo, con i basamenti dei muri perimetrali ed il pavimento di pietre;
• L’antica Cappelletta votiva di San Nicodemo col dipinto del Santo;
• L’antico Sentiero dei Greci “la Seja” che collegava anticamente la zona Jonica con quella Tirrenica;

Tutto il territorio ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte.

25 Giugno 2011

















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