venerdì 5 dicembre 2014

lunedì 1 dicembre 2014

Ogni martedì incontro con gli anziani...fonte inesauribile di saggezza!


“ Non e’ bello essere bambini,
   ma e’ bello in vecchiaia pensare
   al tempo in cui eravamo bambini”
           (CESARE PAVESE)



“L’EMOZIONE NON HA VOCE" e’ il titolo di una canzone di Adriano Celentano che racchiude un insieme di sentimenti di grande importanza, quelli che io provo, ogni martedì, durante i nostri incontri con gli anziani. 



Non c’e’ voce che possa esprimere quanto di bello il loro sguardo mi trasmette…gioia immensa, gioia vera e una felicità incontenibile. 

I loro racconti, i loro ricordi e le vicissitudini, esposti  con cura e nei minimi particolari, rappresentano quell'esempio su cui porre le basi per affrontare il nostro futuro. 
Essi ci sostengono con forza e coraggio nelle varie fasi di crescita della nostra vita.

Nei loro racconti di vita le loro esperienze vengono condivise da tutti noi volontari, che diveniamo depositari dei valori della loro esistenza, con tutto il  rispetto e l'affetto che essi meritano.

Gli anziani sono persone assolutamente preziose nella nostra società, da coinvolgere, amare, curare e da considerare per quel loro vissuto che è  fonte  inesauribile di saggezza. E se a volte succede di trovarli ripetitivi, incontentabili, non ci si fa caso: senza di loro non avremmo quel punto di riferimento che lega il passato al nostro presente, proiettandoci verso un futuro più consapevole e ricco di esperienza. Da chi abbiamo imparato a dare valore alle piccole cose che possono farci felici se non da loro?! 

Possiamo dire grazie a loro per quello che siamo noi oggi,  nel bene e nel male. La loro esperienza e maturità ci aiutano a guardare con più consapevolezza ai vari problemi che  incontriamo durante il cammino della nostra esistenza. 
E non dimentichiamo la figura dei nonni, testimoni inesauribili di vita nel trasmettere alle nuove generazioni quei valori tipici della terza età: sicurezza, consigli, fede…
La presenza di Dio nella loro vita è stata molto importante, li ha sostenuti in situazioni difficili e dolorose, ha segnato il loro cammino fatto di accettazione e di speranza, un vero patrimonio che rappresenta il dono più bello per i  figli e successivamente per i nipoti. 

Ricordo con grande affetto i consigli della mia adorata nonna Concetta, vissuta con noi per più di trent’anni, che mi raccomandava sempre:  
“ occhi vasci e menti a Dio”,   ( ossia serietà e fede).  


Leggendo la sacra scrittura possiamo affermare che la saggezza degli anziani  e’ una virtu’ esemplare:

“ Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi per annunziare quanto e’ retto il Signore: mia roccia, in lui non c’è ingiustizia “ ( Sal 92,13-16) .

Ognuno di noi dovrebbe sforzarsi di  essere educatore adulto,  attento ai bisogni dei propri figli, punto di riferimento nella soluzione dei problemi, nel rispetto della persona, apprezzando le cose buone e belle che ognuno reca in sé.

Essere autentici testimoni del vangelo di Cristo, donando speranza ed amore a chi è solo, a chi soffre ed è emarginato e senza fede brancola nel buio.
  

ENZA ARCURI, responsabile gruppo anziani.



“In Africa ogni volta che un anziano muore 
è come se bruciasse una biblioteca”. 

(E' frase famosa, pronunciata dallo scrittore Amadou Hampate Ba davanti all’assemblea dell’Unesco nel 1962.)