domenica 30 ottobre 2016

Tutti Insieme in fattoria...




Giorno 22 ottobre 2016, si è felicemente conclusa la gita organizzata dalla Responsabile Caritas, Enza Arcuri, che per la prima volta ha riunito tutti i partecipanti alle attività che si svolgono nella nostra Sede, situata in via San Nicola – traversa  Fra Bonaventura -  e che coinvolgono diverse persone: anziani, ragazzi diversamente abili, e volontarie di ogni sezione.
La meta è stata la Fattoria didattica - Azienda Agricola Caratozzolo  - località Solano di Bagnara Calabra.
Bella l'accoglienza del personale della Fattoria, ed  interessanti le spiegazioni incentrate sul percorso didattico “ Dal chicco di grano al pane” che ha trovato un uditorio attento e partecipativo, dove ognuno ha potuto esporre le proprie conoscenze ed aggiungerne altre del tutto inedite sulle qualità del grano e delle sue applicazioni per la panificazione, tradotta  poi in pratica nel realizzare piccole forme di pane che,  infornate per la cottura sono state portate a casa come ricordo di una giornata del tutto speciale. 
Il clima di queste gite è sempre improntato al desidero di condivisione di momenti di spensieratezza, così importanti per gli anziani, ma anche per chi si impegna a rendere le loro giornate meno faticose regalando accoglienza, comprensione  e sostegno che diventa reciproco tra chi dona e chi riceve in uno scambio paritario di attenzione ed affetto.
A tal proposito desidero espore un pensiero che mi è sorto ieri, quando con alcune amiche sono stata in visita presso una casa di Riposo per Anziani, situata nelle vicinanze del nostro paese. Ebbene l'impressione che ne ho ricavato, nonostante l'apprezzamento per quanto il personale di questi Enti riesce a realizzare in materia di accoglienza, situazioni igieniche, cura e quant'altro, è stata quella mancanza di stimoli che riescano a rompere la routine di giornate monotone da trascorrere in attesa.. di.. un parente che non si fa mai vedere, di figli lontani che come mi è stato riferito da un'ospite, un'anziana signora: “ forse non sanno se ancora vivo oppure sia deceduta” .. 
Che tristezza!
Essere relegati fuori dalla cerchia affettiva è l'epilogo di una vita spesa a favore di figli  che spesso per cause, certamente non sempre dipendenti dalla propria volontà, ma da situazioni  contingenti, pensano di risolvere il problema affidando i propri cari a queste Istituzioni.

Eppure gli anziani rappresentano ancora una risorsa importante per la loro saggezza, per l'esperienza di una vita.. e la dimostrazione che ho potuto rilevare sta nell'accoglienza che i nostri anziani hanno riservato ai ragazzi che non conoscevano direttamente se non per qualche sporadico incontro e che  sono stati accolti con l'affetto che non è dettato da regole ma che è scritto nel DNA di ciascuno di loro...

Il pranzo condiviso, la visita agli animali, la dolcezza di un ottobre ancora tiepido, il cibo buono e genuino, sono stati il collante della nostra piccola comunità in cammino.

Alla prossima.. allora! 
Thea Mazzanti

martedì 18 ottobre 2016

APERTURA ANNO SOCIALE 2016-2017

Oratorio  Parrocchia San Giuseppe – TAURIANOVA
                     


Il 2 ottobre 2016, nel cortile antistante l'Oratorio della Parrocchia di San Giuseppe in Taurianova, il Parroco Don Cosimo Furfaro, con la celebrazione della Santa Messa domenicale, nella festività degli Angeli Custodi, ha dato inizio all'anno sociale dei vari gruppi parrocchiali che svolgono la loro attività nel nostro territorio.

Il Parroco ha indirizzato i suoi ringraziamenti ad ogni componente della Comunità parrocchiale, dal più piccolo al più grande, tutti coinvolti in quel progetto, che costituisce nella Parrocchia quell'ambiente sociale come struttura di fede e che rappresenta quello spirito missionario ed evangelico di coesione, che spinge a rispettare ed amare la propria parrocchia, a lavorare uniti in un cammino di crescita fatto di essenzialità, povertà gratuità e fraternità.
Dalle pagine del Cardinal Carlo Maria Martini:
“...Quando si ha il cuore puro da pesi di troppo e si respira la libertà dell'amore di Cristo, anche i fratelli proveranno l'ebbrezza dello Spirito di vita e le Comunità si sentiranno meno strette da strutture senz'anima.
E qui entra la gratuità, quel vivere la liberalità di Dio più che non di dovuti umani.
..mi pone al servizio della libertà di Cristo sul cammino dei fratelli più indigenti. Di chi non sa ricompensare e neppure dirmi grazie.
Nel seminare senza aspettare che spunti qualcosa. Nel lavorare in un Regno dove l'unica certezza è che Cristo è misteriosamente presente. Tutta la gratuità sta qui, O Signore: nel mio donarmi senza calcoli, a servizio del cuore dell'uomo...”

Ripartire da Emmaus, nel rinnovamento della fede che sostiene ogni iniziativa volta all'ascolto, al dialogo, alla comprensione di ogni soggetto che deve sentirsi parte integrante della Comunità Parrocchiale, nessuno si senta escluso nella Chiesa di Cristo che è accoglienza, perdono, misericordia, verso i più deboli, i malati, gli oppressi e chi vive situazioni famigliari di separazione, divorzio, abbandono.

Siamo comunità in cammino, in un mondo dove guerre interminabili mietono vittime  innocenti, dove l'immigrazione rappresenta quel problema che spinge a chiudere le porte d'Europa, respingendo coloro che fuggono dai lori paesi, pur sapendo di rischiare la vita nei troppi naufragi nel nostro mare.

Il 3 ottobre inoltre, si  celebra la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. nell'anniversario di quel 3 ottobre di tre anni fa in cui si consumò nel Canale di Sicilia, al largo di Lampedusa, una delle più gravi stragi di migranti costata la vita a 386 persone che su una 'carretta' del mare speravano in una vita migliore.

Uniti nel ricordo di tanti fratelli perduti, rivolgiamo una preghiera:


“Resta con noi Signore, perchè si fa sera, abbiamo lasciato Emmaus, le nostre paure e timidezze allo spezzare del pane, quel tuo pane, o Cristo, che spezzato e donato con fede e amore, saprà sfamare l'intera umanità, povera o ricca di beni, ma ancor più bisognosa di certezze di vita. 

Buon cammino a tutti!
Thea Mazzanti